Ospite e relatore della serata sarà il generale dei Carabinieri in congedo Roberto D’Elia, nato e residente a Bolzano. Nel 1998, svolgendo indagini alle dipendenze del Procuratore Militare di Verona, giunse all’identificazione di Michael Seifert, autore di numerosi crimini ed omicidi nel Polizeiliches Durchgangslager Bozen, chiamato oggi comunemente il “Lager di Bolzano”. Seifert fu in seguito processato e condannato all’ergastolo dal tribunale militare di Verona e quindi estradato nel 2008 dal Canada ove viveva dal 1951. Morì in carcere nel 2010. Nei successivi 12 anni il generale D’Elia ha comandato uno staff di investigatori plurilingui con indagini su 695 fascicoli di inchiesta di reati commessi dalle truppe di occupazione tedesche. Questi fascicoli furono rinvenuti nel 1994 nel cosiddetto “armadio della vergogna” occultato in uno scantinato dell’archivio della Procura generale Militare in Roma. Contenevano luoghi e nomi degli autori dei crimini di guerra sulla popolazione e sui militari italiani. In più di 20 processi celebrati nelle Procure Militari di Verona, La Spezia e Roma, sono stati inflitti 60 ergastoli. Le vittime dei crimini di guerra furono oltre 25.000 civili e 70.000 militari, sino alla avvenuta liberazione dell’Italia.
Ingresso libero.